Se “il pianeta è un enorme e corale giardino dove ci si coltiva tutti a vicenda” (E. Coccia), l’immagine contemporanea è in grado mostrare nuove possibili relazioni tra gli uomini e il resto del vivente, che non si fondino su un'idea di superiorità e dominio, ma esplorino gli spazi intermedi, le zone di contaminazione e di reciproca trasformazione?